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domenica 27 novembre 2011

Wait! What?!?

Alla fine l'ho fatto. Sono giunta al capolinea. Sono arrivata.
All'ultimo lido alla quale potevo approdare, sono approdata.



Un po' mi spiace, perché mi trovavo bene qui, ma non sono riuscita a crearmi una galleria delle mie foto e quindi... ho importato tutto questo blogghino de là.


Ho sudato 20 camicie, perché io wordpress non l'ho mai capito, ma ho fatto tutto da sola. Ora dovrò riprendermi un attimo da questo enorme sforzo, 'che mi pesa il culo, e sistemare ancora qualche cazzillo, tipo come cazzo si impostano i feed?!? Ora lo scopro, don't worry. E poi posso tornare a postare.
Fingerò di avere un calendario editoriale.
Fingerò di avere qualcosa di serio da dire.
Rimarrò sempre la stessa, ma con un bel vestito nuoverrimo. E speriamo che a sto giro i lurker si palesino. :)

Ci si rilegge di là, darling.

lunedì 21 novembre 2011

Attraverso lo specchio

via web

Non so a voi, miei amici lurker, ma a me capita sovente di dire: "Se non faccio 'x' non riuscirò più a guardarmi allo specchio". E per un po' devo dire che funziona. Davvero. Poi manca un passo alla meta e... zac. Mi faccio prendere dal terrore di non riuscire e posticipo. E posticipo. E posticipo. E posticipo...
E dove mi ha portato tutto ciò? A rallentare notevolmente la mia vita per vigliaccheria.
Beh, se l'affermazione iniziale fosse veramente sentita, a quest'ora altro che non riuscire più a guardarmi allo specchio... eppure allo specchio mi guardo, e mi ci guardo e mi ci rimiro. Anche troppo.

E' che alla fine troviamo sempre il modo di convivere con quella faccia da culo che ci osserva di rimando dallo specchio. Ma è un convivenza fasulla, a tratti ipocrita: è che siamo molto molto fantasiosi nel trovare nuovi modi per punirci inconsciamente.

domenica 13 novembre 2011

L'eterno ritorno dell'uguale

Io vado pazza per Tiffany, specialmente in quei giorni 
in cui mi prendono le paturnie.
Holly (Colazione da Tiffany)

via web

Dopo una giornata incominciata alla grande (insomma apro gli occhi ed è il primo giorno post Silvio, la mamma viene a svegliarmi per la prima volta in ventitré anni con la colazione a letto) e proseguita in maniera divertente e idiota (spero che non abbiate visto su tumblr) beh, già dal tardo pomeriggio, ha subito un brusco scivolone. 
E vuuuuupsss... 
Ecco che arrivano le paturnie. Sono proprio quelle stronze che quando ti senti Wonder Woman, quando ti senti la Donna Bionica, quando senti che niente potrà mai scalfirti... ZAC! Ti ricordano quello che sei: non hai la super forza, non hai una corazza di metallo, gioia mia; sei semplicemente una donna. Ti piacerebbe credere di essere superiore alle problematiche che riscontrano gli uomini nel comprenderci, ti piacerebbe poter affermare orgogliosa "io sono un essere semplice". Già, ti piacerebbe. Beh, scordatelo, mia cara! E probabilmente sei quella con più fisime di tutte.

Io odio le paturnie. Non hanno alcuna logica, non sono razionali e non mi piacciono. Proprio per niente. Sono stupide, incontrollabili, imprevedibili e... SI', LO SO! Mi sta arrivando il ciclo! Ormoni. Vi odio.


sabato 12 novembre 2011

Il cielo sopra Berlino


Per quanto me lo ricordi io il cielo sopra Berlino è sempre grigio; ma, in ogni caso, Berlino rappresenta il mio personalissimo paradiso in terra.
Esagerata! Ci sei stata solo 4 giorni.
Forse. Ma per me lo è stato davvero. E' il MIO posto. Il posto dove mi sentirò sempre a casa.
Giuro, in quei quattro giorni ho sofferto come un cane, portandomi sul groppone gli strascichi di una delle influenze più pesanti che abbia mai avuto e non ho mangiato quasi nulla, eppure Berlino mi ha accolta e coccolata con le sue luci e i suoi giochi di colore. Nonostante i tre quarti della popolazione si ostini a non parlare inglese, i quartieri turchi abbondino di club notturni per soli uomini, il cielo quasi sempre perennemente grigio e gli orsi enormi che ti osservano in maniera sinistra mentre cammini per strada, quando scatta il buio è la cosa più bella che voi possiate immaginare. Tutto s'illumina e diventa magico. Il Sony Center, Alexander Platz, Postdammer Platz, gli Hackesche Höfe, l'Alte Nationalgalerie, il profumo della notte... Dev'essere stato proprio allora che ho deciso che avrei catturato, che avrei impresso tutti i colori del mondo nelle mie fotografia.

Ho una nostalgia tremenda di Berlino, come se fosse il mio grande amore e fosse costretto lontano da me, come se non potessi toccarlo, né abbracciarlo. Come se un giorno, quando tutto va in merda, ti ritrovassi per magia nel posto perfetto, nel tuo posto, nel posto che ti salverà l'esistenza. E Lei è proprio questo: il luogo che mi ha restituito la voglia di scoprire quanto ancora è bello il mondo.

Prima di morire una cosa sola voglio fare. Tornare a Berlino e fotografare ogni suo angolo.

domenica 6 novembre 2011

Dopo la festa...


Photo by me.

Quando esco il venerdì o il sabato sera, mi piace essere automunita oppure andare a piedi. 
Dopo una serata in compagnia ho voglia di camminare o guidare da sola nella notte.
Quindi non chiedetemi se voglio un passaggio (a meno che non siate il mio partner e che ciò preluda un lungo limone* sotto casa) perché vi risponderò di no; non ditemi ti passo a prendere a casa (idem come sopra) perché vi risponderò di no.
Lasciate che la mia immaginazione corra, lasciatemi assaporare il profumo della notte.

*ah, e comunque a proposito di limoni: click.

giovedì 3 novembre 2011

Azzurro



Vorrei ricordare il cielo azzurro, 
proprio oggi che di azzurro ci sono solo i suoi occhi.

mercoledì 26 ottobre 2011

La Grande fuga

Vi ricordate di Barabba? Ha promosso un'altra iniziativa delle sue: Occupy Barabba. Sostanzialmente fino a venerdì pomeriggio raccoglie racconti dei barabbisti e li pubblica sul blog. E' perché noi barabbisti abbiamo bisogno di essere stimolati se no ci assopiamo, ma quando chiama il Many. Hop. Rispondiamo prontissimi.
Riporto il mio. Ma andateveli a leggere tutti. Sono stupendi.


LA GRANDE FUGA

E se ti dicessi che da grande vorrei essere come te? 
E se ti dicessi che i tuoi racconti della terra estera sono una boccata d'aria fresca e di speranza in questo paese del cazzo?
E se mi nascondessi nella tua valigia e mi imbarcassi con te?
E se ti dicessi che vorrei tanto specchiarmi un altro po' nei tuoi profondi occhi inespressivi? Solo un pochino, un altro pochino.
E se ti dicessi che “non voglio addormentarmi 'che poi viene il mattino" ?
Ma il mattino arriva lo stesso. Al posto dei tuoi occhi lo specchio. Prima la laurea non posso ancora partire. La speranza deve nascere da dentro. E... sì, nonostante tutto, continuo a voler essere come te da grande.
E poi tu voli via.
E io fingo che “a me tutto questo schifo non interessa. Tanto me ne andrò da questo paese del cazzo". Invece resto qui ancora un giorno, un altro, un altro ancora. 
Ma io preparo la grande fuga, che vi credete voi?
E' solo che c'è sempre qualcos'altro da mettere in valigia, qualcosa di importante da imparare prima, qualcosa senza la quale non sarò mai pronta per partire.
E' solo che sono di quei preparativi che non finiranno mai.

Io credo e spero in un finale diverso per me stessa. Ma insomma, difficile è difficile. Inutile negarlo.