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lunedì 4 aprile 2011

Sucker Punch



A parte il contributo di Vanessa Hudgens assolutamente insignificante, ma vabbè... ecco un film palesemente creato da un nerd, che è la pace dei sensi dei semiotici del cinema con tendenze nerd.
no, non sono una semiotica del cinema, ma ci sono finezze, rimandi che ho captato anche io. Geniale!


Come diceva il mio professore di semiotica, quando si va a vedere un film ci sono diversi livelli di lettura dell'opera a seconda della sensibilità dello spettatore. Ecco, io direi che questo è un film in cui bisognerebbe trascendere le protagoniste troppo poco vestite, gli effetti visivi digitali estremi stile videogioco (anche se a me sono piaciuti, forse per la mia famigliarità con i videogame quali tekken, poi altri a cui non ho mai giocato ma che ho riconosciuto subito quali Final Fantasy, Doungeons&Dragons ecc...) e dedicarsi ai diversi piani di narrazione, provvisti di rimandi simbolici l'uno all'altro mai lasciati al caso.
Sì, a circa metà ha mollato un po' il ritmo, ma vabbè poi si è ripreso; e forse non mi ha coinvolto eccessivamente a livello emotivo come invece ha fatto con i miei compagni di visione, ma ne ho ammirati i pregi.


Anzomma... dire che lo stile è sopra la sostanza a me pare eccessivo; sì, forse possiamo definirlo un grande esercizio di stile, ma a me la storia ha colpito e oserei dire parecchio.

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