Pages

venerdì 17 giugno 2011

Freedom

Per noi che siamo più bravi con le parole inchiostrate che con quelle fluttuanti nell’etere è stato difficile questa sera e probabilmente ti ho privato di qualche ora di sonno che ti serviva, ma io dovevo sapere. Non ho precisamente inteso le tue motivazioni, ma mi hai parlato con il cuore e non posso fare altro che rispettare la tua decisione. Onestà chiama onestà.

L'alternativa era tra il provare ad essere felice vivendo la realtà e l’essere libera*. A quanto pare sarò un’altra volta libera con tutto ciò che ne consegue.
Hai avuto il mio cuore in mano e l’hai cullato. Poi me l’hai restituito dolcemente. Inutile dire che sperassi in un finale diverso. Però grazie per avermelo restituito con il minor numero possibile di ferite.
Potrai dire, potrai scrivere, di aver tenuto un cuore in mano.
Non molti possono dire di aver avuto lo stesso privilegio. E la cosa è reciproca, visti i miei precedenti.

Mi hai tenuta abbracciata per un tempo infinito, ma che sembrava non bastasse mai. Non so se ti sei mai accorto di quanto sono belli i tuoi abbracci. Dico, non so se lo sai!
E se non lo sapevi, adesso lo sai.
Spero di riceverne ancora, perché probabilmente stasera non avrò trovato l’amore, ma credo e spero sul serio di aver trovato un amico.
E in fondo ti voglio già bene :*



Ma se preferisci ti odio, eh.
Buonanotte. E dormi!



*E può sembrare strano trovare i due concetti contrapposti in un'alternativa secca, ma la libertà è una sola e ha un prezzo: ci sono poche cose che puoi fare per essere libero; mentre la felicità non è la medesima per tutti e non sempre una cosa che ti rendeva felice un tempo ti potrà rendere felice in futuro. La felicità è un concetto instabile e forse è per questo che la gente grida a gran voce di essere infelice.

Nessun commento: